Si tratta di circa 10.000 esemplari: tra i preparati di epoca spallanzaniana che ancora si conservano, sono rilevanti un tursiope (Tursiops truncatus) acquisito da Spallanzani nel 1781 durante il viaggio a Marsiglia; un coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus), donato dal conte Giacomo Sannazari nel; un ippopotamo (Hippopotamus amphibius) giunto da Mantova; la collezione del medico olandese van Hoey, ricca di pesci e rettili, ma comprensiva anche di un giovane orang-utang; uno squalo (Isurus oxyrhynchus) proveniente dallo stretto di Messina.
I rettili dalla mole possente comprendono anche un pitone, una anaconda e un alligatore. Nella rassegna di pesci marini e d’acqua dolce, meritano particolare considerazione la collezione di pesci dipnoi acquisita da Pavesi.
La consistente collezione comprende anche gli uccelli del Paradiso e una splendida coppia di Condor.
Tra i mammiferi carnivori una coppia di giovani leoni.
Completo è l’ordine dei proboscidei con un giovane elefante indiano e un elefante africano.
Il consistente numero di ruminanti comprende anche una magnifica giraffa.
giovedì 29 maggio 2008
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